RIDUZIONE LISTE DI ATTESA - PUBBLICATO IL D-L 73/2024
(COMUNICATO PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI)
È stato pubblicato il 7 giugno in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie, in corso di conversione al Senato (A.S. 1161).
Il provvedimento prevede:
- l’istituzione, presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari (AGENAS), della Piattaforma nazionale delle liste di attesa, finalizzata a realizzare l’interoperabilità con le piattaforme delle liste di attesa di ciascuna regione e provincia autonoma, in coerenza con l’obiettivo «Potenziamento del Portale della Trasparenza» previsto dal PNRR;
- l’istituzione, presso il Ministero della salute, dell’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, con il compito di verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa, anche sulla base di segnalazioni da parte dei cittadini;
- l’istituzione di un piano d'azione finalizzato al rafforzamento della capacità di erogazione dei servizi sanitari e all'incremento dell'utilizzo dei servizi sanitari e sociosanitari sul territorio.
- Il provvedimento normativo prevede, altresì, il potenziamento del ruolo del Centro unico di prenotazione (CUP) regionale o infra-regionale, estendendo il sistema non solo agli erogatori di servizi sanitari pubblici, ma anche agli enti ospedalieri e ambulatoriali privati in regime di accreditamento con il SSN. Al fine di garantire una migliore gestione dei servizi sanitari, è prevista l’attivazione di un sistema di disdetta delle prenotazioni o di conferma o di cancellazione della prenotazione effettuata, di cui il cittadino può servirsi anche da remoto.
- Le visite diagnostiche e specialistiche vengono effettuate anche nei giorni di sabato e domenica e la fascia oraria per l'erogazione di tali prestazioni può essere prolungata.
Per quanto concerne il personale del SSN si prevedono:
- l’introduzione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, che riduce al 15 per cento il prelievo tributario sugli emolumenti percepiti dal personale sanitario per gli straordinari svolti nell’ambito dei piani di riduzione delle liste d’attesa;
- il corretto ed equilibrato rapporto tra attività istituzionale e corrispondente attività libero-professionale, con il divieto che l'attività libero-professionale possa comportare per ciascun dipendente un volume di prestazione superiore a quello assicurato per i compiti istituzionali.