EQUO COMPENSO - PUBBLICATA LA LEGGE DI RIFORMA N. 49/2023
La legge 49/2023 in vigore dal 20 maggio 2023, regolamenta il computo del compenso del professionista, per tutelare la dignità dell’esercizio libero professionale ed arginare il fenomeno della deregulation spinta a cui si è assistito dopo le riforme della Legge Bersani prima, e Legge Monti poi.
La legge sull'equo compenso ha come primario obiettivo quello di assicurare al professionista un compenso commisurato al valore della prestazione e dall’altro rafforzarne la tutela nel rapporto contrattuale con quelle categorie di imprese definite "contraenti forti" per natura, dimensioni o fatturato.
La legge definisce un compenso equo quando
– è proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto,
– è proporzionato al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale,
– è conforme ai compensi previsti ai decreti ministeriali specifici, che, per le Professioni Sanitarie, sono quelli di cui al DM 19 luglio 2016 n. 165 in corso di modifica.
L’equo compenso si applica
ai rapporti professionali che hanno ad oggetto la prestazione d’opera intellettuale (art. 2230 c.c.), regolate da convenzioni e relative allo svolgimento anche in forma associata o societaria delle attività professionali rese in favore di:
– imprese bancarie assicurative e loro controllate, mandatarie;
– imprese con più di 50 lavoratori;
– imprese con ricavi annui superiori a 10 milioni di Euro;
– pubblica amministrazione e società a partecipazione pubblica.
Le clausole della tra il professionista e la controparte sono considerate nulle dalla legge quando:
– non prevedono un compenso equo e proporzionato all’opera prestata, tenendo conto anche dei costi sostenuti dal prestatore d’opera;
– sono inferiori a quelli stabiliti dai parametri di liquidazione dei compensi previsti dal DM 165/2016;
– vietano al professionista di pretendere acconti nel corso della prestazione o impongono anticipazione di spese;
– riservano al cliente la facoltà di modifica unilaterale del contratto o la facoltà di rifiutare la stipulazione in forma scritta degli elementi essenziali del contratto oppure la facoltà di richiedere prestazioni aggiuntive gratuite;
– impongano tempi di pagamento superiori a 60 giorni dall’emissione della fattura.
Il ruolo dell'Ordine TSRM PSTRP
L'Ordine Professionale deve tutelare la dignità della Professionista sanitario T.O. che rappresenta; per fare questo :
– adotta disposizioni deontologiche volte a sanzionare la violazione del professionista che viola le disposizioni sull'equo compenso con pratiche di concorrenza sleale;– fornisce, su richiesta, pareri di congruità su compensi ed onorari, che possono costituire titolo esecutivo nei confronti del committente;
– rappresenta le PPSS in seno all’Osservatorio Nazionale sull’Equo Compenso, istituito presso il Ministero della Giustizia;
– aggiorna i parametri sull'equo compenso con cadenza biennale.